Ci sono viaggi che non si prenotano.
Si sentono nel cuore.
Quello di Annette Pugliese Hollis è iniziato con una domanda semplice: “Posso vedere dove sono nati i miei nonni?”

Da quel momento, è cominciato un cammino fatto di ascolto, ricerche, incontri e una promessa:
trasformare una storia familiare in un ritorno alle origini.

L’incontro a Porta Garibaldi

L’incontro è stato lì, davanti a Porta Garibaldi, il simbolo dei viaggi e dei ritorni.
Annette è arrivata dagli Stati Uniti con suo marito e quattro amici.
Ad accoglierla io (Giulia), Piero e Matilde, due guide d’eccezione.

Piero, con la pazienza di chi ama la storia, aveva già tracciato le radici familiari nei registri d’archivio.
Matilde, con la sua voce dolce e la sua precisione, ha tradotto emozioni e parole, restituendo ad Annette ogni sfumatura del suo viaggio.

Camminando tra i vicoli di Marsala, il suono dei passi sembrava accompagnare il ritmo dei ricordi.
Le voci, i profumi, la luce: tutto aveva un sapore familiare, anche se era la prima volta.

Il gusto dei ricordi

Il pranzo al Ristorante Garibaldi è stato un momento di pausa e racconto.
Tra un piatto di panelle e una fetta di cassata, Annette ha ricordato i nonni che, da bambini, le parlavano in dialetto siciliano.
“Non volevo dimenticare quelle parole”, ci ha detto sorridendo.

Ogni assaggio era un passo verso la memoria.
E in quel piccolo ristorante del centro, tra bicchieri di vino e voci vive, la Sicilia ha iniziato a parlare direttamente al suo cuore.

Tra vino, pietra e memoria

Nel pomeriggio, la visita alla Cantina Curatolo e Arini.
L’aroma del Marsala, le botti, la luce che filtra dalle finestre antiche.
Mentre ascoltava i racconti sulla storia del vino, Annette immaginava i suoi nonni che, da giovani, forse avevano attraversato quelle stesse strade prima di imbarcarsi verso l’America.

Poi il tramonto alle Saline Genna: uno specchio dorato tra mare e cielo.
Un luogo perfetto per restare in silenzio e sentire le proprie radici farsi presenti.

I documenti che fanno battere il cuore

In agenzia, Piero le ha mostrato gli atti di nascita e matrimonio dei suoi nonni.
Le mani tremavano. Gli occhi brillavano.
Annette li ha letti piano, come se non volesse che finissero mai.

“È come se li avessi qui davanti,” ha sussurrato in un silenzio che diceva più di mille parole.

In quel momento, tutto il viaggio ha trovato senso.
Le carte d’archivio non erano più solo documenti, ma vite che tornavano a parlare.

Una storia d’amore nata nel 1949

Annette ci ha poi raccontato un capitolo meraviglioso della sua famiglia.
Nel 1949, sua madre e sua zia tornarono a Marsala.
Durante quel viaggio, la zia incontrò un ingegnere marsalese.

Fu amore a prima vista.
Dopo tre mesi si sposarono nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Petrosino.
Lui non parlava inglese, ma trovò subito lavoro alla Ford.
Non ebbero figli, ma vissero insieme una vita piena e serena fino allo scorso anno, quando lui è venuto a mancare.

Una storia che sembra scritta dal destino.
Un amore nato a Marsala e custodito per sempre oltreoceano.

Il tramonto del ritorno

Alle Saline Genna, il sole calava lento e dorato. Hanno brindato con un calice di Marsala. e chissà, Annette, guardando l’orizzonte, forse, in quel momento, sentiva la voce dei nonni.
E noi sapevamo di aver assistito a qualcosa di raro: un’anima che ritrova la sua casa.

Dietro ogni esperienza come questa c’è metodo, sicurezza e cuore.

Ogni dettaglio è seguito personalmente: ricerche genealogiche, selezione dei luoghi, interpreti, guide, ristoranti e partner locali. Assistenza prima e durante il viaggio; gestione professionale dei fornitori; trasparenza nei costi e sicurezza dei servizi.

Raccontare le radici è un compito delicato. Accompagnarvi nel farlo, è la mia responsabilità, oltre che un privilegio

Il viaggio di Annette a Marsala: quando la Sicilia ti riporta a casa

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