La Sicilia nell’opera di Pirandello: in occasione della conclusione delle celebrazioni per il 90° anniversario del Premio Nobel per la letteratura a Luigi Pirandello, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto Michele Placido, regista e sceneggiatore del film Eterno Visionario, tratto dal romanzo Vita straordinaria di Luigi Pirandello di Matteo Collura. Eterno Visionario svela per la prima volta la vicenda umana e familiare di Luigi Pirandello. Chi era dunque Pirandello e quanto ha contribuito alla sua grandezza il fatto di essere siciliano?
Drammaturgo, novelliere, ma soprattutto è stato il romanziere che ha scavato nell’animo umano come nessun altro, era un figlio della Sicilia. Non solo anagraficamente, ma nell’essenza stessa della sua arte. La sua terra, con i suoi paesaggi aspri e contraddittori, con le sue tradizioni arcaiche e i suoi miti, con la sua gente fiera e passionale, è stata la musa ispiratrice, il palcoscenico e l’anima stessa della sua opera.
Nato ad Agrigento, vicino alle rovine della Valle dei Templi, Pirandello respira fin da bambino l’atmosfera mitica e ancestrale della sua terra. Un’atmosfera che si ritrova nelle sue novelle, popolate di personaggi grotteschi e surreali, intrappolati in un destino beffardo e inesorabile. Pensiamo a La Patente, dove il presunto iettatore Chiàrchiaro finisce per accettare la sua maschera sociale, trasformandosi in una macchietta tragica e al contempo comica.
Ma la Sicilia nell’opera di Pirandello non è solo quella dei miti e delle superstizioni. È anche la terra dei contrasti sociali, delle ingiustizie, della miseria. Ne “I vecchi e i giovani”, affresco storico della Sicilia post-unitaria, l’autore denuncia la corruzione e il malgoverno che affliggono l’isola. E poi c’è il paesaggio, protagonista silenzioso ma fondamentale dell’opera pirandelliana. Le colline brulle, il mare impetuoso, le miniere di zolfo, le campagne assolate, diventano metafore della condizione umana, simboli di un’esistenza precaria e incerta, in bilico tra realtà e illusione.
La Sicilia, dunque, non è solo uno sfondo, ma un elemento costitutivo della poetica di Pirandello. È la fonte della sua ispirazione, il luogo dove i suoi personaggi prendono vita e le sue storie si intrecciano, in un gioco di specchi tra realtà e finzione, tra maschera e volto, tra vita e forma. Un gioco che ci interroga sulla nostra identità, sul nostro posto nel mondo, sul senso stesso della nostra esistenza. E che ci ricorda, ancora una volta, la grandezza di questo autore siciliano, capace di trasformare la sua terra in un universo letterario universale.