Viaggiare non significa più collezionare città, ma esperienze.

L’enoturismo, negli ultimi 10 anni, è diventato il simbolo di un lusso nuovo: slow, sostenibile, autentico.
IL BOOM DEI WINE LOVERS
Secondo i dati UNWTO e Great Wine Capitals, oltre 30 milioni di viaggiatori ogni anno scelgono un’esperienza legata al vino. Perché? Non cercano solo un calice: vogliono incontrare produttori, camminare tra vigne secolari, scoprire storie familiari.
Lusso senza ostentazione
Il vino non è status symbol come uno yacht. È cultura. Lusso oggi significa tempo di qualità: una degustazione privata al tramonto, un pranzo in vigna, un abbinamento guidato da un sommelier.
Piccole esperienze che restano nella memoria più di un souvenir.
La sostenibilità al centro
Le cantine investono sempre più in bio, green e low impact.
Dal recupero delle acque alla produzione a energia rinnovabile: il vino diventa ambasciatore di un turismo responsabile.
Sicilia: destinazione emergente
Dalla strada del Marsala ai vigneti sull’Etna, la Sicilia è già tra le mete più amate dai wine lovers.
Unisce territorio, autenticità e ospitalità.
Consiglio da insider
Vuoi vivere il lusso sostenibile del vino in Sicilia? Parti da un tour che includa Marsala, Grillo e Catarratto: tre identità diverse, una sola anima mediterranea.
FAQ
Quali sono i Paesi più forti nell’enoturismo?
Francia, Italia e Spagna guidano il mercato, ma anche California, Sudafrica e Australia stanno crescendo.
Perché l’enoturismo è considerato sostenibile?
Perché valorizza territori locali, favorisce piccole produzioni e spesso include cantine bio o a basso impatto ambientale.
Quanto costa in media un’esperienza di enoturismo?
Da € 30 per una degustazione base a oltre € 200 per tour premium con abbinamenti gastronomici e visite esclusive.
In Sicilia quali vini non devo assolutamente perdere?
Grillo, Catarratto, Nero d’Avola e Marsala: quattro pilastri che raccontano l’isola in chiave diversa.